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Trento, 28 settembre 2008
«Dellai cambia marcia e tira fuori gli attributi»
Alleati soddisfatti per le parole del leader
da l’Adige di domenica 28 settembre 2008

«Lorenzo Dellai con questo discorso ha cambiato marcia: ha rotto gli indugi e svestendosi dei suoi panni instituzionali ha assunto quelli di candidato presidente, usando parole d'ordine forti per questa campagna elettorale». Marco Tanas , segretario dell'Unione per il Trentino, commenta con soddisfazione l'intervento del governatore, soprattutto per aver voluto alzare un po' i toni.

Lo stesso commento viene da Ugo Rossi , segretario del Patt, che aggiunge: «Mi è piaciuto molto perché finalmente Dellai ha tiraro fuori gli attributi. Si vede che la vicinanza del Patt gli ha fatto bene e non ha avuto paura di rassicurare la gente. L'unica cosa che gli consiglierei di non fare più è di citare Berlusconi. Queste elezioni sono provinciali».

Per Marco Boato (Verdi): «Il presidente ha fatto un discorso equilibrato e realistico con pochi toni demagogici, parlando di giovani e sicurezza anche sotto il profilo del welfare e questo lo ritengo molto importante».

«È stato un intervento molto buono - aggiunge Alberto Pacher (Pd) - e mi pare che abbia toccato i tasti giusti. Sarà su quei temi chi si dovrà condurre la campagna elettorale e finalmente si tornerà a parlare del Trentino e del suo futuro». Prima dell'intervento del presidente Dellai, che è servito a dare la scossa, tra la folla di candidati ed esponenti delle forze politiche della coalizione si respirava però molta preoccupazione per come si stanno mettendo le cose in questa campagna elettorale, mentre si avvertiva una guerra in corso, più o meno sotterranea, tra Partito democratico e Upt.

«Il nostro avversario è la Lega e il centrodestra - avverte Marco Depaoli , consigliere provinciale uscente e candidato dell'Upt - invece ci troviamo a doverci difendere dagli attacchi del Pd sulla questione morale». In effetti il Partito democratico si è subito smarcato dalle vicende giudiziarie che riguardano Silvano Grisenti e hanno investito soprattutto l'Upt. Ieri, la deputata Letizia De Torre , presente a Mezzocorona commentava: «Si deve dare un taglio con un certo modo di fare politica». E questi sono gli slogan ripetuti un po' da tutti i candidati Pd e che stanno mettendo in fibrillazione gli «unionisti».

Giovanni Battista Lenzi , consigliere uscente e candidato Upt della Bassa Valsugana si trova a combattere con la concorrenza interna di Flavio Pacher (Pd), il presidente del Comprensorio che fino a pochi mesi fa era una sua «creatura» e certo non ha gradito. In più, Lenzi è sempre stato vicino a Grisenti e sa che c'è chi ne vorrà approfittare. Lui dice: «Oggi c'è chi rinnega le amicizie. Ma l'amicizia è una cosa e le inchieste giudiziarie un'altra. Se un'amicizia mi può costare in termini elettorali io sono pronto a pagare per questo».

Gli autonomisti puntano tutto sulla credibilità dei singoli candidati. «Sono elezioni locali non nazionali - osserva Michele Dallapiccola , sindaco di Civezzano, - contano molto i candidati e io farò una campagna elettorale puntando sulle mie forze».

  Marco Boato

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